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Holding nel passaggio generazionale

La creazione di holding nel passaggio generazionale può rappresentare una soluzione strategica per mantenere il controllo aziendale all’ interno della famiglia. Analizziamo i vantaggi, giuridici e fiscali, che tale soluzione può comportare.
Sempre più spesso il problema dell’avvicendamento successorio all’ interno delle aziende di famiglia viene risolto mediante la creazione di holding nel passaggio generazionale.
Si tratta infatti di una scelta strategica che consente il mantenimento del controllo societario accentrato, evitando la dispersione di quote ed utili cosi superando, nel rispetto della legge – il problema della divisione tra i vari eredi dell’attività di famiglia.
Ne trova beneficio soprattutto l’esigenza di contenimento della conflittualità familiare, situazione piuttosto frequente in ipotesi di un numero cospicuo di eredi.
Le peculiarità, caratteristiche ed inclinazioni di ognuno dei familiari, infatti, trovano giusta collocazione all’ interno della holding familiare, che permette di affidare a ciascun membro della famiglia il controllo e/o partecipare ad un singolo settore del business azionale.
Ma non ogni holding si adatta perfettamente a ciascuna realtà personale: da qui l’opportunità di affidarsi a professionisti specializzati nel settore, che sappiano individuare la migliore strategia operativa attraverso un’analisi mirata di benefici e limiti.
Holding nel passaggio generazionale: la governance di gruppo
Il principale vantaggio della holding è la possibilità che offre di mantenere il controllo della società in mano ad alcuni soggetti attraverso specifiche clausole statutarie; in particolare acquista fondamentale importanza il mantenimento della governance di gruppo in concomitanza tra più attività commerciali e/o immobiliari e una pluralità di eredi, attraverso diritti particolari, oppure azioni a voto plurimo o limitato.
Infatti, a mezzo precise scelte statutarie ovvero con la creazione di patti parasociali si possono raggiungere obiettivi importanti che sarebbe arduo – ed il più delle volte impossibile -, ottenere in altro modo, quali:
–     Controllo delle conflittualità
–     Attribuzione a ciascun erede di un proprio ambito professionale che segua le attitudini personali
–     Maggiore facilità di subentro nel controllo delle quote, evitando i passaggi di quote societarie
–     Mantenimento della governance di gruppo all’ interno della famiglia.
La holding infine presenta un ulteriore vantaggio, di non poco conto, consentendo di gestire in maniera ottimale i cosiddetti trasferimenti perequativi che rappresentano una delle problematiche più diffuse in materia di avvicendamenti generazionali nell’ ambito di aziende di famiglia.
Si tratta della liquidazione dei legittimari ai quali il de cuius non intenda attribuire il controllo dell’azienda: in particolare le azioni riscattabili, che la holding potrà progressivamente acquisire in futuro corrispondendone il controvalore in denaro, permettono una liquidazione graduale e di minor impatto emotivo del familiare “escluso”.
Holding nel passaggio generazionale: i vantaggi fiscali
Anche sul piano fiscale la scelta di questa particolare forma societaria consente di raggiungere importanti vantaggi nell’ avvicendamento degli eredi, sia per la fiscalità di gruppo che per quella individuale del singolo imprenditore e degli eredi.
Per quanto attiene al gruppo societario, i vantaggi della holding sono:
–     Opzione consolidato fiscale ai sensi degli artt. 117-129 Tuir
–     Opzione gruppo IVA ai sensi degli artt. 70 bis – 70 duodecies Dpr 633/72
–     Esenzione fiscale del 95% sulle plusvalenze derivanti dalla cessione delle partecipazioni ai sensi dell’art. 87 TUIR
Per quanto attiene al singolo imprenditore, la creazione di una holding nel passaggio generazionale può rappresentare una scelta strategica anche in termini di sgravi fiscali attraverso lo strumento della donazione con riserva di usufrutto delle partecipazioni detenute.
Il vantaggio è evidente: il donante, futuro de cuius, mantiene il diritto al controllo sulla holding ed inoltre beneficia anche di un importante sgravio fiscale sotto forma di abbattimento della base imponibile dell’imposta di donazione, che si applicherà sulla sola nuda proprietà anziché sull’intera proprietà delle quote. Una volta aperta la successione, poi, l’imposta non verrà calcolata per il principio del consolidamento dell’usufrutto ai sensi dell’art. 61 D.Lgs 346/1990.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione in materia di vantaggi fiscali è, infine, la possibilità di attribuire alla holding neocostituita un valore del patrimonio netto corrispondente al valore fiscale riconosciuto per le partecipazioni in capo ai conferenti. L’effetto immediato di tale operato, come vedremo meglio nel successivo paragrafo, sarà quello di evitare l’emersione di una plusvalenza tassabile (art. 177 secondo comma TUIR) al momento della futura successione.
Holding nel passaggio generazionale: come crearla
Ma quali strumenti giuridici appaiono i migliori per garantirne la creazione?
Sicuramente interviene all’ uopo l’art 177 Tuir, cui abbiamo già accennato, che disciplina lo scambio di partecipazioni: si tratta in pratica di effettuare il conferimento in una società ad hoc delle partecipazioni detenute dalle persone fisiche nell’ impresa di famiglia.
Il comma 2 del citato art 177, infatti, rende l’operazione di conferimento fiscalmente neutrale (cd. “realizzo controllato”), purchè si realizzino determinati presupposti: acquisizione del controllo della società scambiata in mano alla holding ed iscrizione nella contabilità di quest’ultima della partecipazione ricevuta al medesimo costo fiscale già riconosciuto in capo al conferente.
Orbene, il nuovo comma 2 bis supera la precedente previsione normativa, superando lo stringente vincolo del controllo da parte della holding.
È infatti possibile, in base al nuovo comma, realizzare il “realizzo controllato” anche quando la nuova società non acquisisce il controllo delle società scambiate, purchè:
–     Le partecipazioni conferite rappresentino, complessivamente, una percentuale di diritto di voti esercitabile in assemblea ordinaria;
–     Le partecipazioni siano conferite in società – già esistenti o di nuova costituzione – interamente partecipate dal conferente.
L’agevolazione prevista dal comma 2 bis, tuttavia, consente il mantenimento del “realizzo controllato” solo qualora la costituenda holding sia a socio unico, il che appare in palese contrasto con la ratio della norma.
 
Conclusioni
La holding di famiglia, come abbiamo visto, rappresenta dunque uno degli strumenti più idonei a favorire la trasmissione del patrimonio aziendale tout court inteso, sia nell’ ottica del passaggio generazionale sia in quello di una razionalizzazione del patrimonio di famiglia.
La scelta di avvalersi di questa soluzione va però sempre adeguatamente ponderata, affidandosi a professionisti seri che sappiano affiancare l’imprenditore consigliandolo sempre al meglio.
Il nostro studio legale vanta anche in questo settore una consolidata esperienza; vi saremo vicini in ogni fase della creazione della Holding, valutando insieme le soluzioni migliori alle vostre specificità e seguendovi nella gestione quotidiana sia fiscale che contabile.

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