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Le operazioni di M&A nel panorama imprenditoriale italiano

Le operazioni aziendali di Merger and Acquisition (M&A in sigla) sono attività di natura straordinaria di impresa, volte a modificare l’assetto proprietario di due o più realtà aziendali. Importate dall’esperienza giuridica anglosassone, si stanno diffondendo con maggiore incisività anche nel panorama economico nazionale.
La crescita e la creazione di valore sono da sempre fattori cardine per il successo di un’impresa; anzi di più: possiamo dire che ne rappresentano linfa vitale, requisiti fondamentali per la sua stessa sopravvivenza. Gli strumenti messi a disposizione dell’imprenditore dalla legislazione vigente per raggiungere questi obiettivi di sviluppo sono molteplici, ma senza alcun dubbio le operazioni di M&A (acronimo di Merger and Acquisition) rappresentano soluzioni ottimali per rispondere ad esigenze di mutamento, flessibilità, innovazione del proprio bagaglio di risorse e competenze specifiche.
Tanto più nel nuovo scenario del mercato globale, sempre più dinamico e competitivo, tanto da lasciare inevitabilmente indietro chi non riesce a stare “al passo” con mutamenti sempre più rapidi ed internazionali.
In questo articolo dunque risulta utile partire da una panoramica generale sulle varie tipologie di operazioni di Merger and Acquisition, tratteggiando a grandi linee le singole fasi della complessa procedura e cercando di evidenziarne le specifiche caratteristiche.
In prosieguo, poi, mi soffermerò più approfonditamente su ciascuna di tali fasi.


Operazioni di M&A: cenni generali
Le operazioni di “Merger and Acquisition”, di diretta derivazione anglosassone, sono operazioni straordinarie di fusione e/o acquisizione societaria, indipendentemente dalla forma giuridica di cui si avvalgono, che hanno lo scopo di modificare l’assetto di due o più aziende.
Soprattutto negli ultimi anni hanno visto una capillare diffusione anche nell’ambito del nostro ordinamento giuridico per la rapidità con cui permettono di conseguire vantaggi competitivi, dati principalmente da:
• Maggiori quote di mercato
• Incremento del Know-how
Ma, al di là degli indiscutibili vantaggi per le singole Imprese, tali operazioni involgono conseguenze molto più ampie ed interessanti per lo studioso del diritto societario, poiché rappresentano un mezzo per influire sulle strutture di mercato, favorendone le concentrazioni; non solo, rappresentano anche un’opportunità di crescita dimensionale e qualitativa alternativa alle classiche operazioni di crescita per linea interna (quali – solo per citarne alcuni – incremento del numero dei dipendenti, aperture di nuovi punti vendita, ecc).


Operazioni di M&A: perché è opportuno rivolgersi ad un Advisor
Approcciarsi ad operazioni di tale complessità finanziaria e giuridica non è mai semplice; soprattutto, non è opportuno farlo autonomamente, senza la guida e l’ausilio di un advisor specializzato in questo particolare settore.
A prima vista, l’imprenditore potrebbe ritenere che l’apporto di un professionista sia superfluo, poiché nessuno conosce il proprio settore meglio di chi quotidianamente vi opera.
Invero, in Italia, a differenza di ciò che avviene nei Paesi anglosassoni ed in genere in quelli industrialmente avanzati, è abbastanza diffusa una certa diffidenza nei confronti dei consulenti specializzati in operazioni M&A, e questo per varie ragioni:
• Una certa abitudine al “fai da te” tipico di una larga fetta della piccola e media imprenditoria
• Una decisa sottovalutazione delle implicazioni e problematiche inerenti a tali processi
• Pregresse esperienze non proprio “felici” con intermediari improvvisati
Al contrario, invece, avvalersi di un supporto professionale può rivelarsi la scelta vincente sotto vari punti di vista.
Innanzitutto il fattore emotivo: l’imprenditore potrebbe vivere la vendita della “sua” azienda come un evento traumatico, una decisione che involge aspetti non solo professionali, ma anche umani. Tutto questo rischia di togliere lucidità e compromettere il buon esito dell’operazione.
Ancora, il fattore tempo: addivenire alla conclusione di un’operazione di M&A comporta, come si vedrà, una serie di fasi piuttosto laboriose (analisi preliminari, negoziazioni, due diligence, firma del contratto vera e propria). L’intero processo può protrarsi per diversi mesi, subendo rallentamenti ed accelerazioni ed ingenerando, inevitabilmente, uno stress da trattativa che mal si concilia con le energie che l’imprenditore ed il suo staff devono dedicare al proprio core business.
Infine, il fattore competenza: data l’estrema complessità di operazioni di tale tipo e la trasversalità delle discipline coinvolte (fiscali, giuridiche, economiche), sono necessarie competenze altamente specialistiche. E ciò sia in tema di tecniche di analisi aziendale, sia per gli aspetti negoziali e contrattuali.


Le tipologie di Merger
Venendo alla trattazione nello specifico delle due tipologie di operazioni, diciamo subito che i Merger sono processi di fusione societaria. A loro volta, questi processi possono essere di vari tipi:
• La fusione per unione è quella particolare operazione in cui le società partecipanti perdono la propria identità giuridico-economica per ricomporsi in una nuova entità organizzata.
In questo tipo particolare di operazioni, i soci delle imprese coinvolte ottengono nuove azioni o quote di partecipazione di questa entità, in base al rapporto di cambio con i vecchi strumenti finanziari detenuti nelle imprese di partenza stesse, che vengono così annullati.
• La fusione per incorporazione, invece, comporta appunto l’acquisizione di una Società in un’altra, per cui solo la società incorporata perde la propria identità giuridica.
La società incorporante effettua così un aumento di capitale sociale ed assegna, ai soci di quella inglobata, le nuove quote o azioni emesse di conseguenza. L’attribuzione rispetta le basi dei rapporti di cambio con le vecchie azioni o quote dell’incorporata, anch’esse annullate.


Le operazioni di Acquisition
La seconda tipologia di operazioni finanziarie da prendere in considerazione in questa disamina consistono, semplicisticamente, nell’ acquisto a titolo oneroso di quote o azioni del capitale sociale di un’impresa partecipante da parte di un’altra società partecipata.
In base alle percentuali acquisite vengono delineate partecipazioni totalitarie o di maggioranza, o, specialmente in caso di acquisizioni in grandi realtà con azionariato diffuso, non di maggioranza ma sufficienti ad esercitare un controllo significativo sulla partecipata.
In queste operazioni di Acquisition, le imprese coinvolte conservano la loro identità giuridica e rispettano quindi un certo grado di autonomia nella loro organizzazione e nei processi decisionali.


Le fasi delle operazioni di M&A
Come accennato in precedenza, la conclusione di un’operazione di Merger and Acquisition è tutt’altro che temporalmente rapida.
Si struttura in una serie di fasi assolutamente necessarie e tutte vincolanti, che verranno approfondite singolarmente in successivi focus sul blog (vi suggerisco pertanto di rimanere sintonizzati per proseguire nella disamina di questo interessante settore societario/finanziario).
L’ordine non è naturalmente vincolante, ma diciamo che a grandi linee è possibile distinguere quattro fasi essenziali.


Le trattative preliminari e le negoziazioni
Primo approccio alla complessa operazione, questa fase mira ad effettuare una valutazione strategica della bontà dell’operazione.
Compito precipuo dell’advisor dunque resta quello di valutare le potenziali aziende oggetto dell’acquisizione o fusione sotto due aspetti:
• Strategico: preferendo in linea di massima aziende il più possibile affini (risorse produttive, know how e conoscenze tecnologiche in comune ad esempio)
• Economico-finanziario: preferendo aziende appartenenti al medesimo settore merceologico.


La due diligence
Ultimata la fase di valutazione strategica, si passerà al calcolo del valore economico dell’operazione ascrivibile alla singola azienda individuata.
Questa fase comprende analisi di natura legale, contabile, assicurativa e di mercato.


Il contratto di acquisizione
La terza fase dell’operazione di M&A è quella in cui viene materialmente redatto il contratto di acquisizione; qui conta realmente l’esperienza e la preparazione dell’advisor dato che nel nostro ordinamento non esiste una disciplina specifica del contratto di acquisizione, sebbene possa trovare applicazione per analogia la normativa sul contratto tipico di compravendita.


Il closing
L’ultima fase consiste infine del materiale trasferimento della proprietà e pagamento di tutto o parte del prezzo, involgendo una fase post closing di eventuale aggiustamento delle singole clausole.
Saranno esaminate nei successivi articoli in dettaglio le varie fasi.

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