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E-commerce normativa: i requisiti da rispettare nella definizione della contrattualistica

L’e-commerce normativa racchiude tutta quella serie complessa di regole, leggi, decreti e norme stabilite dal legislatore in materia di commercio elettronico che vanno scupolosamente osservate per non incorrere in multe e sanzioni. Esaminiamo le più importanti.

Chiunque eserciti un’attività di commercio elettronico sa bene che non ci si può improvvisare da un giorno all’altro. Occorre possedere una serie di know-how non solo nello specifico settore di competenza, ma anche in materia legale. L’e-commerce normativa, infatti, è più importante di quanto si possa immaginare, perché questo settore è assoggettato ad una disciplina rigorosa e complessa, tracciata da diverse fonti normative. Chi non è aggiornato in materia, sulla scorta del principio ignorantia legis non excusat, è infatti esposto a rischi elevatissimi in termini di sanzioni e, nei casi più gravi, di inibizione della stessa attività commerciale. Quindi è bene informarsi accuratamente.

E-commerce normativa: come evitare multe e cause passive

Quali sono gli aspetti legali imprescindibili quando ci si approccia all’apertura di un’attività imprenditoriale online?

Esaminiamo insieme i principali:

  1. La esatta identificazione della Vostra Società

Nome, sede legale, indirizzo di posta elettronica, numero di iscrizione al REA o al registro delle imprese vanno sempre resi ben visibili sulla home page del sito dell’e-commerce.

Qualora si tratti di una società di capitali, in aggiunta a tali dati occorre altresì indicare il capitale sociale versato, ovvero indicare lo stato di liquidazione.

Per qualsiasi dubbio in merito alla conformità a normativa del vostro sito web, non esitate a rivolgervi a professionisti specializzati in materia: il nostro studio legale (link interno alla pagina dei contatti, ndr) potrà fornirvi ogni la necessaria assistenza tecnica.

  • La partita IVA

L’apertura di partita IVA è indispensabile per poter esercitare qualsivoglia attività commerciale sul web, a meno che la stessa rivesta carattere puramente occasionale ovvero la fatturazione annua non superi la soglia dei 5.000,00 euro.

Anche il numero di partita IVA rientra tra le informazioni che devono essere ben visibili sulla home page del sito internet. Data la complessità della materia, è opportuno rivolgersi ad un professionista per l’individuazione della forma giuridica più adatta al tipo di commercio svolto.

  • Le condizioni generali di contratto

Nel caso in cui il venditore intenda inserire clausole particolari, le stesse dovranno obbligatoriamente specificate nelle condizioni generali di contratto.

È fondamentale elaborarle per la specifica attività di e-commerce svolta, evitando copia-incolla che mal potrebbero adattarsi al caso di specie, oltre che essere coperte dal diritto d’autore.

  • Termini e condizioni di vendita – modalità di pagamento

Anche tale aspetto va esaminato ed elaborato per la peculiare attività esercitata, e deve contenere ogni aspetto essenziale della conclusione della contrattualistica del caso.

In particolare la legge applicabile al contratto, specie se trattasi di vendita internazionale, il diritto di recesso, le modalità per un’eventuale restituzione della merce, i tempi di consegna ed i costi di spedizione.

Menzione a parte va poi riservata alle modalità di pagamento: tra queste, sarebbe opportuno prevederne sempre anche una che non preveda costi aggiuntivi, diversamente va sempre specificato per iscritto.

  • Possibilità di recesso

Il diritto di recesso va previsto in ogni forma di e-commerce.

Modalità, tempi e costi vanno sempre esplicitati; il vostro legale di fiducia vi consiglierà al meglio anche su come proteggersi da clienti scorretti.

  • Informativa sulla privacy

I decreti legislativi 69/12 e 70/12 hanno introdotto una specifica normativa in materia di trattamento dei dati personali sul web. È previsto, in particolare, l’obbligo di inserire su ogni sito un banner che compaia all’apertura del sito stesso, con cui venga richiesto all’utente di fornire il consenso al trattamento dei dati al fine di poter proseguire nella navigazione.

Altrettanto dicasi nell’ipotesi in cui occorra comunicare i dati del cliente a terzi.

E-commerce normativa: quali rischi si corrono?

Abbiamo dunque esaminato rapidamente quali sono le principali regole imposte dalla normativa in materia di commercio elettronico.

E’ importante evidenziare che il mancato e scrupoloso rispetto della legge  comporta per l’imprenditore titolare dell’attività di e-commerce un rischio di non poco conto: quello che possano insorgere contestazioni da parte dell’Agicom e degli altri enti competenti, con conseguente applicazione di sanzioni economiche particolarmente penalizzanti.

La raccomandazione, ancora una volta, è quella di affidarsi a professionisti specializzati nel settore, profondi conoscitori della intricata materia e di tutti le numerose sfaccettature correlate, in grado di rendere il sito e la relativa contrattualistica perfettamente conformi a normativa.

E-commerce normativa: i riferimenti giuridici

Per una conoscenza più approfondita della materia, ecco le principali disposizioni di legge cui fare riferimento.

  1. La “Legge Bersani” (D.Lgs 114/98): pur senza disciplinare nello specifico l’e-commerce, lo associa ad una delle forme speciali di vendita al dettaglio. Prescrive in particolare l’obbligo di inviare al Comune una comunicazione di inizio attività almeno 30 giorni prima, con indicazione del possesso dei requisiti per quella specifica attività
  2. D.Lgs. 185/99: protezione dei consumatori nei contratti a distanza
  3. D.Lgs. 70/2003: assicura la libera prestazione dei servizi online all’interno della Comunità europea. In particolare, tale decreto introduce l’obbligo, poco sopra esaminato, di inserire in maniera chiara all’interno del sito internet dell’e-commerce le informazioni relative al venditore.
  4. Direttiva 2002/38/Ce e ss: in materia di tassazione ai fini IVA.
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